Vita in Valle

Da noi il turismo di massa non esiste. È per questo che Valle Antrona e il suo parco naturale, ancora oggi, conservano tutta la loro forza e bellezza selvaggia.

Ogni stagione dell'anno offre svaghi e passatempi. Potrai fare trekking, passeggiate, escursioni in alta montagna ma anche sci di fondo e d'alpinismo. E se sciare non fa per te, potrai provare il brivido di ciaspolare tra i boschi innevati e lasciarti coinvolgere dall'allegria delle nostre feste e sagre paesane, in luglio e agosto o goderti la Valle Antrona in relax. E la magia continua fino a Natale.

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Parco Naturale dell'Alta Valle Antrona

Qualche notizia sulla nostra Valle. Questo angolo di pace e serenità è composto da ben 16 km di boschi e pascoli ed è stato dichiarato Parco Naturale. Valle Antrona è diventata quindi un'area protetta.

La superficie del Parco è di 8.548 ettari e si estende tra i comuni di Antrona Schieranco e Viganella. In altezza, il parco arriva a toccare i 3.656 metri del Pizzo Andolla nell'alta Val Loranco, su cui convergono le valli svizzere Zwischbergenthal e Saastal.

La gestione del parco naturale della Valle Antrona è affidata all'ente di gestione delle aree protette dell'Alta Val d’Ossola, di cui fanno parte altri due parchi, il Parco naturale dell'Alpe Veglia e Devero.

Passeggiate, trekking e nord walking

Il parco di Valle Antrona vanta ben 78 sentieri percorribili che conducono a rifugi e bivacchi.

Potrai scegliere, in base alla difficoltà e al tempo a tua disposizione, fra una semplice passeggiata per osservare flora e fauna in tutto relax, oppure impegnarti in una vera e propria escurisone per raggiungere le vette circostanti.

Visita ai 5 laghi alpini
Questi laghi meritano sicuramente una visita, anche perchè la Valle è famosa proprio per questi laghi che sovrastano il nostro piccolo paese. Una curiosità: quattro di essi sono artificiali grazie all'edificazione di dighe.

Il primo e anche l'unico che si è formato naturalmente è il Lago di Antrona. Si trova a 1083 metri sul livello del mare ed è il risultato di una frana che nella notte del 27 luglio 1642 sconvolse per sempre la fisionomia di Antronapiana. Profondo 50 metri, il lago ha una capacità di 5,6 milioni di metri cubi d'acqua. Una presa sul fondo porta le sue acque alla centrale Enel di Rovesca dove si produce energia elettrica.

Il secondo è il Bacino dell'Alpe Cavalli, chiamato anche Cheggio nella Val Loranco. Si tratta di una diga "a gradoni" contenente otto milioni circa di metri cubi d'acqua. Attraverso una condotta forzata si immette nella centrale di Rovesca con un salto di 711 metri.

Il terzo è la diga di Campliccioli che si trova a 1375 metri e puoi raggiungerlo attraverso diversi sentieri.

Quarto e quinto sono rispettimvamente, la diga di Camposecco e quella di Cingino che si trovano a oltre 2000 metri di dislivello.

Escursioni in alta montagna

Se la tua passione è l'alta quota, il Cai di Villadossola organizza periodicamente delle escursioni per alpinisti esperti, come ad esempio quella alla vetta del Pizzo Andolla.
Inoltre, dislocati in punti strategici della valle puoi trovare rifugi e bivacchi che costituicono un valido appoggio per le escursioni in alta quota.

I rifugi

Rifugio Andolla, con 55 posti letto e 80 posti a sedere
Rifugio Cai di Novara, 25 posti letto e 50 posti a sedere
Rifugio Alpe Colma con 12 posti letto e 30 posti a sedere
Rifugio Baita Rondolini, con 12 posti letto e 30 posti a sedere

I bivacchi

Bivacco Cingino con 12 posti letto
Bivacco dell'Antigine con 6 posti letto
Bivacco di Camposecco con 6 posti letto
Bivacco Città di Varese con 6 posti letto
Bivacco di Ogaggia con 6 posti letto

Passeggiare in mezzo alla natura

La Valle ti offre non solo scenari mozzafiato e luoghi incantevoli come i boschi di faggio e di conifere, ma può capitare di imbatterti nei branchi di stambecchi che durante tutta l’estate passano intere giornate in equilibrio sul muraglione della diga alla ricerca del sale. Aggrappati alle pareti della diga di Cingino, a quasi 49 metri sospesi nel vuoto, sembra possano precipitare da un momento all'altro, data la pendenza impossibile. E invece, questi grossi bovidi sono semplicemente alla ricerca di sale, minerale che trovano in natura sotto forma di salnitro. Come fanno? Grazie agli zoccoli larghi ed elastici che fanno presa come una tenaglia nelle fessure della roccia.

Gli stambecchi non sono gli unici mammiferi che popolano il nostro parco, potrebbe capitarti di incontrare anche la marmotta, la volpe, il tasso, il riccio e lo scoiattolo. E ancora, il capriolo, il cervo e il camoscio, tutti tipici abitanti dell'arco alpino.
Così come può succedere, alzando la testa, di vedere volare sulla tua testa l'aquila reale, la poiana oppure scorgere in lontananza la pernice bianca e il fagiano di monte. Per non dimenticare la farfalla Erebia dei ghiacciai (Erebia christi) che vive solo in sette località conosciute tra cui anche la nostra Valle.

Da non sottovalutare anche la flora della Valle Antrona. La tipologia forestale più tipica che puoi trovare da noi è il lariceto con sottobosco a prevalenza di mirtillo, rododendro e ginepro, anche se la regina delle Alpi resta sempre la stella alpina, fiore protetto e ben conservato.

Sci alpino e di fondo

Se ami la neve, da noi troverai molti appassionati di sci d'alpinismo. Le tre mete preferite sono: il Passo del Fornalino, Caval di Ro, e l'Alpe Forcola.

Potrai inoltre partecipare alla gara che ogni inverno un gruppo di volontari del Soccorso Alpino di Villadossola e di Antronapiana organizza a Cheggio al calar del sole. La pista viene illuminata dal fascio delle singole luci frontali dei partecipanti offrendo agli spettatori, a valle, uno spettacolo incredibile. A gara finita, ci si ritrova in due punti di ristoro dell'alpe Cheggio per la cena e la premiazione.

Il nostro unico impianto di risalita si trova a Cheggio: si tratta di piccole piste docili e poco pendenti adatte soprattutto ai bambini e ai principianti. Ad Antronapiana, invece, un anello di 3 km è dedicato allo sci di fondo. Questo anello è tenuto molto bene da volontari che ogni giorno sistemano i binari per il giorno dopo. L'anello di fondo circonda il centro sportivo di Antrona e si snoda in un bellissimo bosco di larici. Il percorso è piuttosto facile, con poco dislivello: un primo anello di 1 km e un secondo leggermente più impegnativo di 2 km. La pista è quasi interamente assolata, immersa nel silenzio e lontana da rumori e dal paese. Spesso infatti è attraversata da animali selvatici che si azzardano fino ai margini delle prime case del paese.

Pattinaggio su ghiaccio

Senza troppa fatica potrai anche divertirti restando ad Antronapiana per pattinare sulla pista di pattinaggio magari ascoltando un po' di musica.

Puoi noleggiare i pattini per il ghiaccio, sci di fondo e da discesa e tutte le attrezzature che ti servono, direttamente presso la pista di pattinaggio.

Ciaspole

Se ami le passeggiate nella neve, puoi noleggiare ciaspole e tutta l'attrezzautra adatta e, volendo, farti accompagnare da una guida naturalistica. Rivolgiti pure a noi per tutte le informazioni.

Potrai passeggiare nella tranquillità e silenzio di un bosco innevato e osservare le meraviglie che Valle Antrona può offrirti. E se sei fortunato, avvistare qualche animale selvatico. Gli itinerari partono da Cheggio (7 km da Antronapiana) vicino al bacino dell'Alpe Cavalli.

Tra i percorsi più belli quello lungo il vallone del passo del Fornalino, con deviazione a destra all’alpeggio dell'Alpe Meri e arrivo alla sella di Cavallo di Ro, a quota 1895 metri. Si tratta di un itinerario particolarmente suggestivo, che consente di ammirare alcune delle montagne più belle dell’Ossola: l'Andolla, la Weissmiess e il Monte Rosa in Valle Anzasca.

Un altro è quello attraverso la vecchia strada Antronesca (la vecchia via del sale), che conduce al lago di Antrona, da cui poi è possibile raggiungere l'alpeggio di Ronco, completamente isolato e prima ancora la frazione Rovesca.

Sagre e feste folkloristiche

San Lorenzo

Il 10 agosto, giorno di San Lorenzo, patrono di Antrona, lungo le vie del paese potete assistere alla sfilata degli abiti tradizionali, provenienti da ogni parte dell'Ossola. Una scena suggestiva, soprattutto alla sera: una scia di fiaccole e di gente vestita con abiti antichi accompagnati da musica tradizionale. La processione termina davanti alla chiesa principale.

Capodanno

La notte del 30 dicembre tre sfilate anticipano il nuovo anno: la prima è a piedi con le torce accese tra le piccole stradine del borgo, illuminando gli scorci più suggestivi dove si trovano presepi e statue in ghiaccio scolpite dalla gente del luogo.
La seconda fiaccolata parte a ritmo di musica sui pattini dalla pista di pattinaggio: una ventina di giovani danzano sul ghiaccio con torce accese, disegnando delle vere e proprie coreografie per poi lasciare il passo alla terza e ultima sfilata su sci. Quest'ultima parte in cima al paese per regalare ai turisti e ai residenti un bellissimo spettacolo di luci. Queste tre fiaccolate finiranno per unirsi attorno al falò. A fine serata è uso offrire vin brulè e cioccolata per tutti al salone polifunzionale di Antronapiana dove una buona musica tiene compagnia a tutti fino a tardi.

Processioni sui monti di Antrona

Sono chiamate "autani" che vuol dire "litanie", tradizione che risale al XVI secolo con funzione protettiva da epidemie e carestie. Le autani della valle Antrona sono tre: quella di Montescheno (detta di set frei), una delle più lunghe processioni delle Alpi. Da quattrocento anni la terza domenica di luglio si percorrono oltre venti chilometri a piedi, dall'alba al tramonto, camminando su impervi sentieri di montagna e cantando il Kyrie e il Miserere, con il prete che benedice la terra per sette volte. E poi ci sono quelle di Seppiana (di San Jacam) e quella dell'Alpe Cavallo.

Arte e musei

Sono tanti i musei e i siti di interesse culturale che arricchiscono la Valle Antrona. Ecco un elenco dei più important, diviso per paesi.

Montescheno: il Museo del mulino e della macinazione, dove vengono esposte notizie e informazioni, immagini esplicative sul funzionamento del mulino a ricordo di un'attività molto presente nel passato della popolazione di Montescheno. Sempre qui, in questo bellissimo paese soleggiato, è possibile visitare tra le piccole vie l'antico forno del pane nella frazione di Progno.

A Vallemiola invece si trovano il mulino per la macinazione della segale, ristrutturato nel 2008 e un forno, entrambi funzionanti. Vi è inoltre il museo del vino dove viene spiegato il funzionamento del torchio e la coltivazione della vite e la lavorazione dell'uva. Ancora oggi in questo paese ricco di vite si produce il vino utilizzando torchi e botti del passato. Sempre nella frazione di Progno si conserva un vecchio torchio per la spremitura dell'uva. In questi musei sono state raccolte le tecniche di lavorazione della segale e della produzione di vino con lo scopo di informare le generazioni future e i turisti che vengono in questa zona, ma soprattutto per recuperare, con il funzionamento del torchio, del mulino e del pane, tradizioni antiche.

A Seppiana il museo degli eventi religiosi racchiude i tesori delle due processioni religiose come l'autani di "set frèi" (autani dei sette fratelli) di Montescheno. Una processione che parte alle 4 di mattina dalla Chiesa di Montescheno e fa ritorno alla sera verso le otto e mezza per celebrare la messa insieme. Questa processione, a piedi tra le montagne, dura ben 13 ore e vengono raggiunte sette croci a ricordo di questi sette fratelli. Lungo il tragitto le donne e gli uomini, molti vestiti con i costumi tipici, cantano e pregano. Lo stesso è l'autani di san Giacomo di Seppiana, ma il tragitto è più breve e la processione religiosa si conclude in chiesa, per un momento di preghiera finale.

A Viganella il museo del ferro e della sua estrazione, la sala conferenze con il museo di Giovanni Pietro Vanni sono l'orgoglio per gli abitanti di questo paese. All'interno del museo sono custoditi notizie e informazioni di questo scultore, ma anche suoi disegni e fotografie originali. La sala, completamente in stile architettonico tradizionale, viene utilizzata per lo svolgimento di convegni, riunioni o proiezioni. Anche a Viganella sono presenti un antico forno per il pane nel centro del paese e uno nella frazione di Rivera. Dei ruderi testimoniano ancora l'esistenza di un mulino, di macine e frantoi per la schiacciatura delle noci dalle dove si estraeva l'olio di noce.

Ad Antronapiana, il centro visite delle miniere, nella frazione di Madonna, oltre ad esporre pannelli illustrativi sull'estrazione del ferro e le escursioni che si possono fare in questa zona, offre la possibilità di una connessione informatica al sistema territoriale. Il museo dell'acqua istituito ad Antronapiana contiene tutte le informazioni sul ciclo dell'acqua e sul suo uso paleoindustriale e industriale, dato che nel territorio del comune di Antrona Schieranco sono presenti 5 laghi e le varie centrali idroelettriche.

Non potrai perdere la Casa museo presente nella frazione di Rovesca. Qui una casa antica con un bellissimo portico e cortile interno è stata trasformata dal Comune di Antrona Schieranco, con l'aiuto della Regione Piemonte, in una casa museo. Ogni stanza è stata ristrutturata mantenendo i canoni architettonici originali. Questa struttura non è ancora del tutto finita, ma a breve, grazie anche al contributo della Regione Piemonte, sarà possibile ospitare turisti che vogliono provare a vivere con un focolare al centro della sala, assaporando la magia del passato.

E, infine, un cenno è doverso a Giulio Gualio, artista di Antronapiana. Il nostro artista che nacque nel nostro paese nel 1632. Scultore e pittore, dopo gli studi lavorò nella bottega del maestro De Bernardis di Buttogno a Domodossola dove imparò l'arte del disegno, gli stili e le tecniche di intaglio, la coloratura e la doratura. Dopo essersi messo in proprio, le opere del maestro Gualio, oltre ad adornare la Chiesa di Antronapiana, approdarono in tutta l'Ossola e fuori, fino a raggiungere la Val di Saas. Il maestro Gualio è indicato in molti documenti come "scultore e doratore", ma è anche pittore. La sua attività principale è stata quella di costruire altari ed adornarli di statue e ornamenti.